Coldplay, Music of the Spheres: la recensione del nono album della band inglese capitanata da Chris Martin.
Dopo aver conquistato la Terra, i Coldplay guardano in alto, oltre il cielo: puntano allo spazio. La band capitanata da Chris Martin esplora il cosmo e ci porta con sé attraverso il nuovo ambizioso album Music of the Spheres. Un disco che cela però dietro la presunta ambizione una voglia matta di rilanciarsi ad altissimi livelli nell’industria musicale. Un passo indietro rispetto al molto più terreno Everyday Life? In un certo senso sì, anche se è più che probabile che questo disco possa raggiungere risultati da record per il quartetto britannico. E basta questo a soddisfare l’ego di un gruppo, in fondo.
Coldplay, Music of the Spheres: recensione
La musica spaziale dei Coldplay è ben rappresentata da alcuni innesti strumentali che provano ad evocare atmosfere cosmiche da film di fantascienza. Come delle skit, ma prive di parole e con la volontà chiara di creare la sensazione del viaggio spiaziale più che di introdurre i vari brani.
Nel concreto, la tematica dei viaggi spaziali ritorna, di tanto in tanto, all’interno delle varie canzoni proposte nel disco, non particolarmente lungo (nove tracce vere e proprie, di cui una di dieci minuti). Ma l’album è ben più ancorato al nostro pianeta di quanto non potessero far pensare le varie iniziative promozionali.
Potremmo definirlo ruffiano, e forse non si offenderebbero Martin e soci. Basta pensare ai featuring scelti. Oltre a We Are King and Jacob Collier compaiono Selena Gomez, nella ballata emozionante Let Somebody Go, e i BTS, la band sudcoreana che ha portato il K-pop nel l’Olimpo della musica mondiale. Voglia di unire due mondi lontani, certo, ma anche di realizzare record di ascolti in streaming. Impossibile negarlo.
Nel complesso il disco rimane su un buon livello, con un picco verso l’alto nella chiusa affidata a Coloratura (pezzo, questo sì, spaziale), e qualche canzone enigmatica ed evitabile (Biutyful). La collaborazione con i BTS fa il suo, quella con Selena ha un maggior impatto, Higher Power si conferma tra i brani più ispirati del lotto, People of the Pride ci regala una reminiscenza di un rock da tempo abbandonato dal gruppo di Chris Martin. Ma in linea di massima Music of the Spheres non rimarrà come il capolavoro del loro catalogo musicale. E c’è una domanda destinata a restare senza risposta: era davvero lecito aspettarsi di più?
Music of the Spheres: tracklist
1 – Music of the Spheres I
2 – Higher Power
3 – Humankind
4 – Alien Choir
5 – Let Somebody Go
6 – Human Heart
7 – People of the Pride
8 – Biutyful
9 – Music of the Spheres II
10 – My Universe
11 – Infinity Sign
12 – Coloratura
Top: Coloratura
Voto: 7.5
Di seguito il lyric video di Coloratura: